ࡱ> 9;8 "bjbj ..pppppWt,}fppppp: />qYB*'0W2:p:W 6:   Concorso scolastico 2012-13 indetto dal R. C. Roma Eur in sinergia con pg Premio pg per lelaborato che ha messo meglio in evidenza la correlazione tra il tema trattato e i processi di formazione e informazione Malgrado lintenso sviluppo che le tecnologie applicate alla comunicazione hanno fatto registrare negli ultimi tempi e lintervenuta maggiore facilit di relazione in generale, si pu talvolta provare delusione per la superficialit, linautenticit, e la banalit dei rapporti interpersonali posti in essere per il tramite delle nuove funzionalit disponibili (messaggi,sms,internet,posta elettronica,social network, ecc. ) sino a sentirsi, in definitiva, ancora terribilmente soli. Si conduca una riflessione sul tema anche sulla base delle personali esperienze, suggerendo opportune modalit per un appropriato approccio ai nuovi sistemi di comunicazione, maggiormente coerente con le reali forme di vita sociale. * * * Nella societ moderna i mezzi di comunicazione sociale hanno un ruolo di singolare importanza nellinformazione,nella promozione culturale e nella formazione. Tale ruolo cresce in rapporto ai progressi tecnici, alla ricchezza e alla variet delle notizie trasmesse, allinfluenza esercitata sullopinione pubblica. Linformazione attraverso i mass-media e i social network al servizio del bene comune: la societ ha diritto ad uninformazione fondata sulla verit, la libert, la giustizia e la solidariet. Il diritto alla comunicazione della verit non per incondizionato; il rispetto della verit, infatti, deve suggerire la risposta ad ogni richiesta di informazione o di comunicazione. Il bene e la sicurezza altrui, il rispetto della vita privata, il bene comune sono motivi sufficienti per tacere ci che opportuno che non sia conosciuto, ciascuno deve osservare il giusto riserbo riguardo alla vita privata delle persone. Malgrado lintenso sviluppo che le tecnologie applicate alla comunicazione hanno fatto registrare negli ultimi tempi si pu talvolta provare delusione per la superficialit, linautenticit e la banalit dei rapporti interpersonali che si creano attraverso le chat sino a sentirsi, talvolta, soli. opportuno quindi imporsi moderazione e disciplina nelluso dei mezzi di comunicazione sociale di cui disponiamo al fine non divenire dipendenti o vittime di tali sistemi. La scoperta delle chiacchiere e dei flirt online nacque con la prima chat, per i ragazzi degli anni ottanta con Windows Live Messanger (MSN), oggi questa cede il posto a Skype, a Facebook, a Twitter e a tutti i sistemi di comunicazione online che vengono definiti in gergo tecnico social network. Attraverso motori di ricerca possibile ritrovare vecchi amici, compagni di scuola, colleghi e scambiare contenuti in tempo reale. Tuttavia, se da un lato i social network ci consentono di allacciare rapporti virtuali, dallaltro, una volta effettuato laccesso, perdiamo i diritti di propriet intellettuale su ci che vi inseriamo: ogni utente concede la possibilit di accedere ad ogni contenuto da noi immesso. Anche se questi venissero cancellati potrebbero essere conservati come copie di back-up per un periodo di tempo determinato (di norma 90 giorni anche se nessuno garantisce che sia realmente cos), cos come quando scriviamo commenti o aggiorniamo il nostro status. Per le generazioni odierne abbandonare i social network, in particolare Facebook, difficile come smettere di fumare poich esso ci rende dipendenti. Il confine tra la sfera pubblica e la sfera privata si assottigliato sempre pi e la responsabilit non degli utenti inconsapevoli ma degli stessi social network che rendono la divulgazione di informazioni personali facilmente accessibile. Personalmente, dinanzi alla delusione dellipocrisia e della dipendenza dallapparire dei miei coetanei e di tutti colori che sono assoggettati ai social network, piuttosto che pena provo inquietudine. Angoscia perch le nostre vite sono sotto controllo di chi detiene poteri pi grandi e ci controlla dallalto e perch alcuni utenti potrebbero pagare, se non hanno gi pagato, il prezzo per aver postato informazioni scomode. Non lasciamoci spingere dallossessione collettiva per lidentit e il management di noi stessi soffocandoci nella mascherata insoddisfazione, incapaci ormai di relazionarci con persone fatte di carne ed ossa e di cogliere lessenza della realt e delle nostre vite, troppo importanti per essere impiegate a postare link online. Serpeggia ormai attraverso i mezzi di comunicazione lidea che gli uomini siano vittime e creature delle circostanze: non lasciamo che le nostre vite vengano rese vuote dalla vanit dei rapporti interpersonali e dalla cultura web; la tecnologia nata per essere un mezzo per abbattere drasticamente costi, tempi, spazi, distanze geografiche e render migliore la vita degli esseri umani. Il pi grande paradosso della nostra epoca che tutti desideriamo essere unici, eppure siamo mossi da desideri identici e ci ha smosso la classe imprenditoriale del web che ha costituito le piattaforme dei social network sulla base di tale convinzione, principio secondo il quale siamo tutti spinti dal desiderio di essere uguali agli altri, ai nostri amici. Credo che sia necessario rilanciare il dialogo con nuove prospettive dove riemerga il desiderio primario di ogni uomo di raggiungere la libert e la felicit e non lomologazione, dove la verit e la giustizia siano valori fondamentali per un ordine sociale e che tali non vengano sostituiti dal culto dellimmagine e dellapparire, dove il denaro rimane un mezzo e non il fine. Nel ventunesimo secolo abbiamo strade pi larghe ma punti di vista pi stretti, spendiamo di pi ma abbiamo di meno, ammiriamo gesta eclatanti ma non migliori, progettiamo di pi e completiamo di meno, ma attraverso la consapevolezza che scopriamo il senso profondo della nostra esistenza; e per quanto essa possa esser complicata non giusto rimaner fermi a contemplarla, meritiamo di sperare in un miglioramento e pensare di essere in grado di realizzarlo. Perci credo nellinefficacia comunicativa reale dei social network, credo nella limitazione della libert imposta dai cellulari, credo nel progresso delluomo che avviene nel momento in cui si relaziona con gli altri, fatti di carne ed ossa e non di pixel e Photoshop. Credo in un mondo che possa migliorare anche attraverso i mezzi di comunicazione se utilizzati in maniera corretta e credo che ogni essere umano meriti di condurre unesistenza che non venga sprecata in occupazioni futili, poich, come ci insegna Seneca, non accipimus brevem vitam, sed fecimus, nec inopes eius sed prodigi sumus (non abbiamo ricevuto una vita breve ma labbiamo resa tale e non ne siamo poveri ma prodighi). Alessandra Anzidei Liceo Scientifico Seraphicum *+YZ ru"#v3RS^}~#)>?wz$%{FͽŵŵŽŽŽŦŦɦŦŦŽŵŢɢhShcYh hMhMhQ#h[HhXh EhfqhMhnh&ih1Vhnh1V6h2ghn5\hn5CJ\aJ hUo5\ hn5\>YZ st12"""""gdn$a$gd $da$gdn$a$gdPX$a$gdndgdnFc r03`dAv - U \ !!!!!!!!!!!"" 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